martedì 6 agosto 2013

APPROVATA LA LEGGE REGIONALE SULLA RETE ESCURSIONISTICA


martedì 6 agosto 2013

APPROVATA LA LEGGE REGIONALE SULLA RETE ESCURSIONISTICA: LA REGIONE PERDE L'OCCASIONE PER TUTELARE I SENTIERI DELL'EMILIA-ROMAGNA.

Il Gruppo Regionale del CLUB ALPINO ITALIANO boccia senza riserve la nuova legge regionale sulla rete escursionistica perchè ritenuta condizianata dalla forza delle ‘lobby motoristiche’. Il Cai minaccia ‘lo sciopero ’

Il Presidente Vinicio Ruggeri in un comunicato scrive  infatti:
La legge regionale sui sentieri, approvata il 24 luglio scorso, è una pessima legge, forse la peggiore tra quelle in vigore nelle altre regioni. Concepita con il nobile intento di tutelare i sentieri escursionistici e valorizzare il turismo a basso impatto ambientale e a forte valenza culturale e salutistica, si è piegata di fatto alle lobby motoristiche, con un testo pasticciato che peggiora la precedente situazione di ingovernabilità. Due i punti chiave: sono stati introdotti prima la possibile fruizione dei sentieri con mezzi motorizzati e un passaggio ambiguo della legge di fatto smantella le già poco osservate ‘Prescrizioni di Massima di Polizia Forestale’, che vietavano i sentieri ai mezzi motorizzati.
Il nuovo testo affida ai Comuni la facoltà, ‘in coerenza’ con esse, di ‘interdire anche parzialmente il transito motorizzato’, declassando le PMPF da norme vincolanti a semplici principi discrezionalmente utilizzabili.
Ne risulterà una situazione a macchia di leopardo, nessuna certezza per chi si muove a piedi, che si troverà ad essere l'utente debole anche sui sentieri, gravi danni per l'ambiente, dovuti a rumori e gas di scarico, e per il fondo dei sentieri che i volontari CAI mantengono faticosamente e senza oneri pubblici.
Tutto l'impianto positivo delle legge, che in gran parte rimane, come la costituzione del Catasto Sentieri, la dichiarazione di pubblica utilità degli stessi, e le dichiarazioni di intenti finali, viene svuotato e reso inefficace dagli emendamenti introdotti nella fase finale della approvazione e da altri piccoli ‘bocconi avvelenati’ distribuiti nel testo approvato. 

Il CAI rifiuta questa legge e si riserva di prendere tutte le iniziative di protesta che riterrà opportune, compresa la non collaborazione negli organismi consultivi previsti dalla legge e l'interruzione delle attività di manutenzione dei sentieri.





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