giovedì 9 febbraio 2012

Assistenza domiciliare grazie anche al Soccorso Alpino

Assistenza domiciliare, possibile in questi giorni anche grazie a Soccorso Alpino e Protezione Civile
I 200 infermieri che seguono a casa 19.000 persone l’anno non sono stati fermati dalla neve
  L’attività di assistenza domiciliare è continuata anche in questi giorni di freddo e grandi nevicate. Medicazioni, prelievi, somministrazioni di terapie rivolte soprattutto a persone molto anziane, a malati cronici o oncologici, svolte al domicilio del paziente, soprattutto da infermieri in collaborazione con medici e fisioterapisti, possono essere, in relazione al diverso livello di urgenza, programmate o anche posticipate, ma non completamente interrotte, pena gravi disagi per il paziente e per la sua famiglia.
Per questa ragione, anche in questi giorni, lontano dai riflettori dei media, i circa 200 infermieri della Azienda USL di Bologna impegnati in questo tipo di servizio (che seguono all’incirca 19.000 persone all’anno), hanno fatto di tutto per dare continuità ai loro interventi, a costo di lunghe passeggiate sulla neve o di utilizzare l’auto in condizioni certamente non agevoli. E, quando questo non è stato sufficiente, si sono rivolti ai Carabinieri o ai Comuni per chiedere collaborazione, che puntualmente è arrivata.
A Monterenzio, i Carabinieri hanno fatto da tramite con il Soccorso Alpino, che ha reso possibile almeno due interventi, uno a Ca’ del Vento, l’altro a San Benedetto del Querceto, consentendo, in un caso, un prelievo necessario per dosare la terapia anticoagulante orale ad un anziano cardiopatico.